martedì 11 dicembre 2012

Riconoscere un motore guasto



Nel momento in cui ci si accinge a sostituire una scheda elettronica bruciata (tipicamente finali bruciati/in corto – IGBT o MOSFET), bisogna prestare particolare attenzione. Infatti se la causa della rottura non dipende dalla scheda stessa, si rischia di rompere anche la scheda nuova. Nella maggior parte dei casi ciò avviene in conseguenza di un motore danneggiato, che richiede assorbimenti elevati e oscillanti alla scheda e di conseguenza ne provoca la rottura in breve tempo.

Per verificare il buon funzionamento del motore, la procedura migliore è rimuovere il motore dal tapis roulant e montarlo su un banco di prova, dove va alimentato alla tensione nominale (di solito 180V corrente continua, da raggiungere gradualmente) e verificato l’assorbimento e il numero di giri.
Alla tensione nominale, l’assorbimento deve essere molto basso (minore di 700mA) e regolare (la lancetta dell’amperometro, se analogica, non deve oscillare), il numero di giri deve essere molto vicino a quello riportato in targa, il motore non deve oscillare né presentare rumorosità (specialmente ticchettii che sarebbero sintomi di danni al collettore).

Durante la prova, all’avvio, si deve notare una buona reattività del motore (anche a basse correnti deve incominciare a ruotare). Tenere presente che la velocità del motore DC varia in modo proporzionale alla tensione (V), quindi aumentando il voltaggio aumenta la velocità.
Si può anche provare a rallentare il motore (quando ruota a bassa velocità) per apprezzare l’aumento della corrente, che anche in questo caso deve essere regolare. L’assorbimento (A) infatti aumenta all’aumentare del carico.

Non disponendo di un banco di prova, si può procedere a una prova più semplice utilizzando un alimentatore DC collegato al motore stesso (staccato dalla cinghia di trasmissione anche se ancora montato nel tapis roulant). In questo caso la prova è molto meno precisa, ma si può comunque valutare il numero di giri (facendo un’approssimazione rispetto ai dati di targa), l’assorbimento e la rumorosità.
Inoltre è sempre opportuno smontare le spazzole per dare almeno un’occhiata al collettore e notare eventuali problemi allo stesso che rendano il motore inutilizzabile. Considerare che un motore 180/230V in ottimo stato con diametro 8,2 cm può assorbire intorno ai 150mA a 20V, uno da diametro 12cm 400mA. I motori a 100/115 VDC assorbono di più (tra 500 e 800 mA in base alla potenza e allo stato.

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